descrizione

Perché gocce di armonia? Armonia significa sovrapposizione, incontro, combinazione di suoni diversi. Suonare insieme vuol dire anche ascoltare l'altro per potersi migliorare, per poter sentire la musica con l'altro, per poter costruire insieme. Questo è quello che cerco di fare con i miei studenti: creare armonia, insegnando quanto ascoltare e ascoltarsi sia importante per imparare e conoscere insieme, insegnante inclusa.
Speriamo di comporre, goccia dopo goccia, un mare di sinfonie …
Voglio ringraziare la mia amica Cristina per l'aiuto e l'incoraggiamento, senza di lei questo blog non avrebbe mai avuto inizio. Grazie Crì

Il materiale presente nel blog è stato pubblicato con il permesso dei genitori dei ragazzi.

2 dicembre 2012

IIA: Libertà, schiavitù, rispetto e uguaglianza, la lunga storia dei diritti

Continuano le nostre lezioni sul tema delle regole legato a quello della libertà, finora abbiamo parlato solo di regole, e non smetteremo di farlo, abbiamo visto come nella società ci sia bisogno di regole e di chi le fa rispettare, abbiamo analizzato le conseguenze di azioni sbagliate partendo da precisi casi di cronaca, parallelamente inizieremo a parlare anche di libertà. Il nostro percorso era partito proprio dalla parola libertà, che i ragazzi avevano subito arricchito con la definizione "faccio quel che voglio".



Aiutandoci con lo studio della storia ci "scontreremo" con violazioni di diversi tipi di libertà. Stiamo infatti studiando la scoperta dell'America, a dire il vero abbiamo già concluso le nostre lezioni di storia a riguardo, ma il nostro primo approfondimento riguarderà proprio il nostro tema: libertà, rispetto e schiavitù. (premetto che la seguente lezione è stata svolta in due ore).


1. L'incontro con l'altro: i conquistadores e gli Indios;
per prepararci a questa lezione abbiamo anche visto il film 1492 La conquista del paradiso, opera interessante e utile per comprendere uno degli eventi più importanti dell'umanità e veramente ben fatto, anche se con qualche immagine molto esplicita.

Quali rapporti unirono questi due "gruppi" di persone?
- EVANGELIZZARE
- STERMINARE
- SCHIAVIZZARE

I conquistadores si sentono superiori e civilizzati, intendono quindi imporre il loro modo di essere e vivere agli indigeni d'America, non rispettano la libertà di religione, di cultura e persona.
Abbiamo letto insieme le parole di Bartolomeo de Las Casas nel quale il frate domenicano se da una parte denuncia un'assurda crudeltà nei confronti degli Indios, dall'altra dice che questo popolo è docile quindi facilmente può essere convertito alla parola del vangelo. Qui la Brevissima relazione della distruzione delle Indie, riporto alcuni dei passi più significativi che serviranno ai ragazzi per un lavoro loro assegnato.

- Tutte queste universe e infinite genti, di ogni genere, Dio le ha create semplici, senza malvagità né doppiezze, 

obbedientissime e fedelissime ai loro signori naturali e ai cristiani che servono

- E' poi gente poverissima, che assai poco possiede e ancor meno 
desidera possedere beni temporali: per questo non sono superbi, né avidi o ambiziosi

- Hanno dunque grandissima attitudine a ricevere la nostra santa fede cattolica e ad acquisire costumi 
virtuosi: nessun popolo creato da Dio nel mondo ha meno impedimenti a percorrere questa via

- entrarono gli spagnoli, non appena ebbero notizia della loro esistenza, come lupi, come tigri e leoni crudelissimi che fossero stati tenuti affamati per diversi giorni
- straziarli, ammazzarli, tribolarli, affliggerli, tormentarli e distruggerli con crudeltà straordinarie, inusitate e sempre nuove, di cui non si è mai saputo, né udito né letto prima
- quarant'anni per la tirannia e le opere infernali dei cristiani, ingiustamente e iniquamente
- In primo luogo vi son state le guerre ingiuste, crudeli, sanguinose e tiranniche
- Poi hanno continuato a uccidere opprimendo i superstiti con la più dura, la più orribile e acerba servitù cui uomini o bestie sian mai stati costretti non da altro guidati che dalla sfrenata brama dell'oro, dal Desiderio di empirsi di ricchezze e di elevarsi ad alte posizioni
- mai, in tutta la vastità delle Indie, gli indiani han recato il minor danno ai cristiani. Li ritenevano anzi discesi dal cielo, finché non han cominciato e poi continuato a subire, un giorno dopo l'altro, ogni sorta di ribalderie, di rapine, di assassini, di vessazioni e di violenze.

Ci sono diverse canzoni che ricordano questo evento:
Cristoforo Colombo di Francesco Guccini
Rimini Di Fabrizio de André
Inca dei Pooh 


Noi siamo andati sul tradizionale e abbiamo letto e ascoltato El condor pasa, canzone del 1913 su musica tradizionale andina, incisa nel 1970 da Simon & Garfunkel, spedita  nello spazio all'interno della sonda Voyager nel 1977, tra le "lettere" di presentazione ai possibili extraterrestri e infine dichiarata dall'Unesco patrimonio dell'umanità nel 2004. Non male come storia.









Testo originale usato anche da S & G
Preferirei essere un passero che una lumaca
Sì io vorrei, se potessi, certamente vorrei
Preferirei essere un martello che un chiodo
Sì io vorrei, se solo potessi, certamente vorrei
Lontano, io piuttosto andrei lontano
Come un cigno che è stato qui ed è partito
Un uomo è legato al terreno
Egli dà al mondo il suo suono più triste
Il suo suono più triste.
Preferirei essere una foresta che una strada
Sì io vorrei, se potessi, certamente vorrei
Preferirei sentire la terra sotto i miei piedi
Sì io vorrei, se solo potessi, certamente vorrei.
Integrazione del testo anche alla luce di fatti più recenti
Il condor strappa gli occhi al sole e fa cadere,
fa cadere fuoco sulla terra.
All’ombra di pesanti ali nessun grido chiama alla battaglia
e la mano resta paralizzata.
Come si chiama la bramosia d’oro, di sangue e di morte
che nessuno mai aveva visto?
E grigie piume cadono sulla fronte,
la notte è così vicina.
El condor pasa.
Il mattino brucia e dalle montagne scende un grido,
il grido di battaglia sulla terra.
Pantere nere son pronte a balzare, eh sì.
Ovunque arde l’incendio.
Schiacciate la bramosia yankee di oro e di sangue,
altrimenti non saranno mai sazi.
Poi potrà esserci pace in ogni terra,
quando saranno stati uccisi.
Eh sì. El condor pasa.



2. la schiavitù e il commercio triangolare;
uomini, donne e bambini vengono comprati (scambiati) con merci di poco conto e portati dall'Africa in America per essere rivenduti da schiavi.
Ci siamo soffermati a lungo sulle condizioni degli schiavi d'America, sul lungo viaggio, sulla loro vita futura in catene. Poi siamo passati a delle riflessioni, aiutandoci con diversi documenti.


L'elogio della schiavitù di Giorgio Gaber 




Testo della canzone Elogio della schiavitù di Giorgio Gaber dall'album Un'idiozia conquistata a fatica (1998) 
In uno dei miei rari momenti di lucidità ho avuto un'illuminazione così folgorante che lì per lì mi ha spaventato: la libertà mi fa male, anzi malissimo. Come mi piaceva la mia mamma quando mi diceva: "Guai a te!". Stupenda. E la maestra quando mi bacchettava le mani STOK! STOK!... certe nocche! Eh, purtroppo quelle maestre lì non ci sono più e i bambini crescono con le mani belle lisce... ma deficienti! Purtroppo anch'io, ormai da tempo, non ho nessuno che mi dica cosa "devo" fare. Posso fare quello che voglio. Sono rovinato. Perché è solo nella costrizione che si aguzza l'ingegno. Mi spiego meglio. Un uomo in catene sa benissimo quello che vuole: vuole togliersi le catene. E allora lotta, ringhia, si dibatte, tende i suoi nervi, tira fuori tutta la sua energia e… SPRAAACK! Libero! "Sono libero, sono libero, sono libero!... sono libero!..." Oddio, come sono libero. E pian piano i muscoli della sua faccia si rilassano, si afflosciano, lasciando intravedere i chiari sintomi di una tristezza progressiva e infinita. Dopo un po'… ingrassa, anche. Ma è chiaro: è la lotta per la libertà che fa bene. La libertà fa malissimo. A tutti. Ma i danni maggiori si riscontrano e risultano più evidenti negli spiriti creativi, negli artisti, nei liberi pensatori. Alt! Qui ci vuole la censura. Sì, un bel censore o addirittura, non mi vergogno a dirlo, un dittatore. Qualcuno che ci dica cosa dobbiamo fare e cosa non dobbiamo fare. Sì, ma chi? La mia maestra. La mia maestra, va lì da uno e... STOK! STOK! sulle dita. "Basta, sei un negato, non devi più scrivere". "Ma come non devo più scrivere, che libertà é questa? Io vado in America!" Bene. E così ci liberiamo di qualche cretino. Siamo talmente preoccupati per il sopruso fatto su un singolo individuo che non ci preoccupiamo affatto per il sopruso che subiscono tutti gli altri individui costretti a sorbirsi una valanga di cazzate. Se qualcuno mi domandasse se sia meglio una società repressiva dove un genio venga isolato e considerato un imbecille pericoloso, o una società libera dove qualsiasi imbecille pericoloso possa diventare un genio… non avrei dubbi, sceglierei sicuramente la seconda. Ma con un po' di preoccupazione. Perché se abbiamo già sperimentato quanto faccia male una dittatura militare, non sappiamo ancora quanto possa far male la dittatura della stupidità.


Convenzione sulla Schiavitù

Entrata in vigore il 9 marzo 1927 in accordo con l’articolo 12.
Articolo1
Allo scopo di questa Convenzione, sono state adottate in accordo le seguenti definizioni:
(1) La schiavitù è lo stato o la condizione di persone su cui sono esercitati alcuni o tutti i poteri del diritto di proprietà.
(2) Il commercio dello schiavo include tutti gli atti relativi alla cattura, l’acquisto o la vendita di una persona con l’intento di ridurlo in schiavitù; tutti gli atti che implicano l’acquisto di uno schiavo con l’intento di venderlo o scambiarlo; tutti gli atti di cessione per vendita o scambio di uno schiavo acquisito con l’ottica di venderlo o scambiarlo, e, in generale, ogni atto di vendita o trasporto in schiavitù.

Articolo 2
Le Alte Parti Sottoscriventi intraprendono, ognuno nel rispetto dei territori posti sotto la loro sovranità, giurisdizione, protezione, controllo o tutela, per quanto non abbiano già adottato le misure necessarie:
(a) La prevenzione e la soppressione della vendita degli schiavi
(b) La completa abolizione della schiavitù in tutte le sue forme progressivamente e per quanto possibile.

Costituzione Italiana
Art. 3
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
Art. 13.
La libertà personale è inviolabile.
Non è ammessa forma alcuna di detenzione, di ispezione o perquisizione personale, né qualsiasi altra restrizione della libertà personale, se non per atto motivato dell'Autorità giudiziaria e nei soli casi e modi previsti dalla legge.
In casi eccezionali di necessità ed urgenza, indicati tassativamente dalla legge, l'autorità di Pubblica sicurezza può adottare provvedimenti provvisori, che devono essere comunicati entro quarantotto ore all'Autorità giudiziaria e, se questa non li convalida nelle successive quarantotto ore, si intendono revocati e restano privi di ogni effetto.
È punita ogni violenza fisica e morale sulle persone comunque sottoposte a restrizioni di libertà.
La legge stabilisce i limiti massimi della carcerazione preventiva.

Dichiarazione dei diritti umani

Articolo 1

Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza.

Articolo 2

1. Ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciati nella presente Dichiarazione, senza distinzione alcuna, per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione.
2. Nessuna distinzione sarà inoltre stabilita sulla base dello statuto politico, giuridico o internazionale del Paese o del territorio cui una persona appartiene, sia che tale Paese o territorio sia indipendente, o sottoposto ad amministrazione fiduciaria o non autonomo, o soggetto a qualsiasi altra limitazione di sovranità.

Articolo 3

Ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà ed alla sicurezza della propria persona.

Articolo 4

Nessun individuo potrà essere tenuto in stato di schiavitù o di servitù; La schiavitù e la tratta degli schiavi saranno proibite sotto qualsiasi forma.

Un bel po' di materiale, ora aspettiamo la fase di produzione. 
- Il primo lavoro che i ragazzi dovranno svolgere sarà un testo riflessivo di immedesimazione in un Indio d'America (questo riguarda la prima fase della nostra lezione)
- Il secondo lavoro è di ricerca: la schiavitù oggi, ricerca che verrà poi corredata da testimonianze vere

Cosa abbiamo imparato per ora?
1. libertà significa tante cose: poter essere se stessi, poter professare la propria religione o difendere la propria cultura
2. non libertà significa essere schiavo, essere una merce, rischiare la propria vita, ...
3. la diversità può diventare disprezzo, sfruttamento, ma può fare paura perché attraverso la diversità, il confronto con l'altro, si riesce a vedere se stessi (vedi Las Casas)

aspettiamo ora i lavori dei ragazzi, per poi aprire un altro ampio capitolo sulla libertà...ma anche sulle regole









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