descrizione

Perché gocce di armonia? Armonia significa sovrapposizione, incontro, combinazione di suoni diversi. Suonare insieme vuol dire anche ascoltare l'altro per potersi migliorare, per poter sentire la musica con l'altro, per poter costruire insieme. Questo è quello che cerco di fare con i miei studenti: creare armonia, insegnando quanto ascoltare e ascoltarsi sia importante per imparare e conoscere insieme, insegnante inclusa.
Speriamo di comporre, goccia dopo goccia, un mare di sinfonie …
Voglio ringraziare la mia amica Cristina per l'aiuto e l'incoraggiamento, senza di lei questo blog non avrebbe mai avuto inizio. Grazie Crì

Il materiale presente nel blog è stato pubblicato con il permesso dei genitori dei ragazzi.

14 febbraio 2014

Il velo sugli occhi

Per Essere Domani
letteratura
IIIA Arcinazzo Romano
a.s.2013/14
LEZIONE RIVISITATA IL 6 FEBBRAIO 2024


"La donna non va definita in rapporto all'uomo. 
Su questa coscienza si fondano tanto la lotta quanto la nostra libertà."
Carla Lonzi






Un velo nero... una bianchissima benda... una fronte non d'inferiore bianchezza... un nero saio.



Continua la nostra lettura de I Promessi Sposi. Questa volta utilizzeremo il romanzo come punto di partenza per affrontare un discorso più ampio, complesso e purtroppo molto attuale: la condizione della donna nel mondo



Ero lì, rinchiusa in quelle quattro mura quando vidi il guardiano e quelle due donne, a cui avevo deciso di offrire la mia protezione, venire verso di me. La giovane era timida, appena mi vide diventò tutta rossa: forse trovò in me qualcosa di strano, non so.
La mamma invece era più coraggiosa e determinata: infatti quando chiesi spiegazioni alla ragazza, rispose lei al suo posto. Non fu di certo una novità per me perché so che i genitori hanno sempre una risposta da dare in nome dei loro figli. D’altronde ci sono passata anche io. Quando ero piccola  miei genitori mi regalavano bambole vestite da suore: quello era il mio destino.  In fin dei conti la mia vita già l’avevano programmata lasciandomi all’oscuro di tutto per tanti anni.
Immaginate voi che non potete decidere la vostra vita, la vostra vita. Immaginatevi come una marionetta che è comandata da una persona. In principio, ammetto che mi piaceva l’idea di diventare la madre badessa, la signora, in quel convento in cui vissi quasi tutta la mia infanzia ed in cui ancora oggi trascorro le mie lunghe noiose giornate. Tutti mi trattavano in modo diverso, come se fossi la superiora. Sebbene volessi far invidia alle altre mie compagne, un giorno i miei finti desideri cambiarono. Volevo sposarmi, come avrebbero voluto far loro. D’altro canto però alcune mie compagne mi convinsero a scrivere la supplica formale di accettazione in convento. Non potete capire come mi pentii. Non fate mai qualcosa se non siete sicuri.
Tuttavia decisi di scrivere una lettere a mio padre in cui finalmente gli rivelai tutti i miei desideri. Quando tornai a casa nessuno mi rivolgeva la parola, dalla mia famiglia ai servitori.Mi rinchiudevano sempre in camera, sola, con una guardiana che odiavo come il diavolo odia l’acqua santa. Ma in mezzo a tutto questo, trovai un giovane che non era come gli altri, ma  mentre gli stavo scrivendo una lettera, mio padre mi scoprì e lo cacciò.
Dunque chiesi perdono a mio padre. Se ci pensate, solo questo avrei potuto fare. Che mi rimaneva? Purtroppo la mia vita mi ha riservato questo, ma se solo potessi mi vendicherei di tutto, in primo luogo di mio padre. Mi hanno privato dell’unica cosa di cui avevo bisogno e hanno preso i miei progetti come stupide illusioni.
Di questo ne sono certa, prima della mia morte farò passare a qualcuno quello che ho passato io.Io non dimentico!
         Elisa Pizzelli 




Inizieremo col leggere il capitolo IX, in gran parte dedicato alla monaca di Monza, Gertrude; leitmotiv della prima lezione sarà il velo. Sappiamo che prendere il velo significa monacarsi, raccontando la storia di Gertrude, al secolo Virginia, scopriremo come la scelta di vita di questa donna non fu affatto una scelta volontaria; il velo sarà poi quello delle spose bambine, il velo di matrimonio delle donne costrette a sposare uomini che non conoscono scelti per loro, il velo delle donne islamiche e infine un triste velo: il velo sugli occhi di chi non vuol vedere o fa finta di non vedere la violenza sulle donne, che siano bambine o donne, che sia violenza fisica o morale, che sia limitazione della libertà di scelta come di azione, pensiero.

Le diverse interpretazioni di IL VELO SUGLI OCCHI.

6 febbraio 2024
Quando feci questa lezione la postai su twitter, su un canale di letteratura dove si stava lavorando in modo creativo su I promessi sposi, il documento che ne venne fuori, dopo le mie sollecitazioni è il seguente.

#twsposi-velo



Il velo sugli occhi (la presentazione non è più visibile)









   selezionati dal web 



















“Potevo evitare di rispettare i rigidi canoni dell'abbigliamento delle donne afgane e mi era concesso andare ovunque io volessi. Nondimeno ho spesso indossato il burka, più che altro per essere lasciata in pace: una donna occidentale per le strade di Kabul attira un'attenzione davvero indesiderata. Da dietro il burka potevo finalmente fissare senza essere fissata di rimando, potevo osservare gli altri membri della famiglia quando uscivamo senza che tutta l'attenzione si focalizzasse su di me. L'anonimato divenne la mia salvezza, il mio unico rifugio, perché a Kabul sono ben pochi i posti nei quali si può stare da soli.

Ho indossato il burka anche per comprendere meglio cosa vuol dire essere una donna afgana. Cosa vuol dire doversi accalcare nelle ultime tre file sovraffollate riservate alle donne quando l'autobus è mezzo vuoto. Cosa vuol dire doversi raggomitolare nel bagagliaio di un taxi perché c'è un uomo sul sedile posteriore. Cosa vuol dire sentirsi gli sguardi addosso per essere un burka alto e attraente e ricevere il tuo primo complimento da burka da parte di un uomo per la strada.

E poi ho capito cosa vuol dire odiare il burka. Ho sperimentato come ti stringe tutto intorno al capo procurandoti un gran mal di testa, come si vede male attraverso il reticolo di fili. Com'è chiuso, quanta poca aria lascia passare, quanto rapidamente si inizia a sudare, come si deve stare sempre attente a dove si cammina perché non riesci a vederti i piedi, quanto in fretta si insudicia strisciando per terra, quanto sia di impedimento. Che grande liberazione sia toglierselo di dosso una volta arrivata a casa.

Ho indossato il burka anche per motivi di sicurezza. Quando ho percorso con Sultan la pericolosa strada per Jalalabad. Quando ci siamo trovati costretti a pernottare in una sudicia stazione di confine. Quando siamo usciti di sera tardi. Solitamente le donne afgane non viaggiano con una mazzetta di banconote da cento dollari e un computer, perciò le donne col burka vengono lasciate in pace dai briganti delle campagne.”


Passi di: Asne Seierstad. “Il libraio di Kabul”. Apple Books. 




“Quando i talebani invasero Kabul, nel settembre del 1996, sedici decreti furono trasmessi via etere da Radio Sharia. Una nuova epoca era iniziata.

 

Divieto del nudo femminile

È proibito ai tassisti far salire sulla propria autovettura donne che non indossano il burka. Nel caso in cui lo facciano, verranno incarcerati. Nel caso in cui donne senza burka vengano viste per la strada, si andrà a casa loro e si puniranno i loro mariti. Nel caso in cui le donne indossino abiti provocanti o che attirano l'attenzione e non siano accompagnate da parenti stretti di sesso maschile, i tassisti non potranno farle salire sulla propria autovettura.”


Passi di: Asne Seierstad. “Il libraio di Kabul”. Apple Books. 


Viaggio a Kandahar - Nafas parla della condizione delle donne afgane

Indossare il velo





https://ilmusulmano.it/perche-donne-musulmane-indossano-hijab




Attività 6 febbraio 2024


Dovrete immaginare di indossare il velo, anzi di essere obbligati a indossare il velo. Pensate a un momento della vostra vita, indossate il velo (avete il tutorial, ma potete cercarne altri per altri tipi di velo), e poi scrivere un monologo interiore (ricordate la monaca di Monza?)


esempio




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POESIE DI DONNE PER LE DONNE












tematiche e immagini che sono venute fuori dalla lettura dei testi

violenza, grido, catene/gabbia, dolore, libertà, dignità, possesso, appartenenza, parola, sogno, vittima, padrone, solitudine, debolezza, poesia come consolazione, canto d'amore, rabbia, maschera, forza/roccia/ribellione, libera dentro, determinazione, disperazione, amarezza, delusione, speranza, fede, schiavitù d'amore, schiavi di noi stessi, paura, schiaffo, tristezza, angoscia, riscatto, voglia di sorridere, apparente libertà, coraggio


Inserisco i link ai brani musicali che avete ascoltato e continuerete ad ascoltare ed analizzare con la professoressa Laura Ciani

ma prima prof ... da brava sorcina vorrei inserire una canzone io

Libera - Renato Zero




 Quello che le donne non dicono
Sally
La bambola
Gli uomini non cambiano
Malafemmena
Anche per te
Margherita
Bocca di rosa
La storia di Marinella
La donna cannone
Donne
Mi ritorni in mente
Insieme a te non ci sto più
Canzone per un'amica







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